Perché cercare aiuto dallo psicologo?

Perché cercare aiuto dallo psicologo?

Desidero iniziare questo blog, rispondendo a una delle domande più difficili, ma sicuramente molto diffusa nell’ambito della psicologia ovvero “Perché andare dallo psicologo?”.

L’obiettivo è quello di affrontare un tema alla cui base ci sono molti pregiudizi, cercando di chiarire alcune idee spesso frutto di credenze e disinformazione, che determinano tuttavia una scelta così importante come la cura del benessere personale.

I pregiudizi, infatti, possono rappresentare i principali ostacoli, se non dei veri e propri nemici della salute e in generale e del benessere psicologico in particolare.

 

 

Ma cosa sono i pregiudizi?

Il pregiudizio (dal latino prae “prima” e iudicium “giudizio”) rappresenta un’idea o un’opinione basata su convinzioni personali senza una conoscenza diretta dei fatti, delle persone e delle cose su cui si è formata l’idea stessa, in grado di condizionare le azioni, le scelte e i comportamenti delle persone e la valutazione delle relazioni.

 

 

Alla base della ricerca di un aiuto dallo psicologo quali pregiudizi influiscono?

La crescente disponibilità di accesso alle informazioni e alla conoscenza come sappiamo non è sufficiente all’abbattimento dei pregiudizi, in alcune occasioni anzi l’effetto può essere anche paradossale. Ma tralasciando questo aspetto generale, ciò che osserviamo è che i pregiudizi, soprattutto quelli radicati sono fortemente legati a delle paure personali o alle relazioni con gli altri tanto da far temere di essere esclusi o peggio ancora denigrati e isolati anche dalle persone più vicine.

 

 

Quali sono i pregiudizi più frequenti nel campo della psicologia e della psicoterapia?

Ve ne propongo alcuni esempi molto comuni:

“Perché dovrei andare dallo psicologo? Non sono mica malato/a?”

“Perché una persona sconosciuta dovrebbe comprendere i miei problemi. Posso risolvermeli benissimo da solo/a!”

“Andare dallo psicologo richiede troppo tempo ed è molto costoso! Posso spendere quei soldi per altro!”

“Se mi affido a un farmaco risolvo prima e spendo meno! Chiacchierare non mi serve a niente!”

 

Questo breve elenco potrebbe continuare, ma già da qui possiamo notare come in ognuna di queste affermazioni manchi una reale conoscenza dell’argomento e soprattutto una profonda paura di essere giudicati.

 

 

Proviamo allora a riflettere insieme su come superare tali barriere e ostacoli.

Per riuscire in questa impresa proverò a rispondere a ogni pregiudizio presentato sopra!

“Perché dovrei andare dallo psicologo? Non sono mica malato/a?”

L’attività primaria dello psicologo non è quella di curare le malattie psichiatriche, bensì consiste nell’aiutare le persone singole o le famiglie a superare le sfide evolutive che caratterizzano la vita dell’essere umano, ritrovando la propria serenità e benessere. A volte lo psicologo può intervenire anche in presenza di patologie, ma il suo obiettivo rimarrà sempre quello legato al miglioramento della qualità della vita personale e relazionale della persona e dell’ambiente in cui vive.

 

“Perché una persona sconosciuta dovrebbe comprendere i miei problemi. Posso risolvermeli benissimo da solo/a!”

Indubbiamente questo è uno dei luoghi comuni più diffusi e difficile da scardinare. Tuttavia è importante sapere che lo psicologo è un professionista esperto dei meccanismi della mente nonché del funzionamento delle relazioni. Nella sua valigia degli attrezzi non sono presenti pozioni magiche o doti miracolose, ma tecniche e strumenti utili a far emergere quelle risorse già presenti nelle persone necessarie al superamento dei loro problemi.

 

“Andare dallo psicologo richiede troppo tempo ed è molto costoso! Posso spendere quei soldi per altro!”

Indubbiamente una consulenza specialistica e professionale ha un costo e necessita di un tempo per essere realizzata, ma ciò è garanzia di professionalità, competenza e tutela. In gioco c’è la nostra salute e scegliere il modo in cui occuparsene è fondamentale. Questo aspetto inoltre si collega al prossimo pregiudizio!

 

“Se mi affido a un farmaco risolvo prima e spendo meno! Chiacchierare non mi serve a niente!”

Scegliere di ricorrere solo al farmaco può essere una delle strade percorribili, ma non l’unica. In alcune occasioni i farmaci sono un aiuto importante sia per la persona che per la terapia psicologica stessa, ma il loro utilizzo indiscriminato può rappresentare una soluzione temporanea di un problema che potrebbe così ripresentarsi ancora molte altre volte.

L’efficacia delle cure psicologiche, inoltre, non può prescindere dalla relazione con il terapeuta, pertanto pensare che basti affrontare i problemi con la sola buona volontà o il massimo impegno nell’utilizzo di tecniche fai da te non garantisce nessun risultato.

 

Conclusione

Come abbiamo visto esistono ancora moti pregiudizi sul ruolo e la funzione dello psicologo, tuttavia sappiamo quanto queste convinzioni siano legate alla poca conoscenza dell’argomento e a delle paure personali. Per rendere più chiaro il messaggio concluderò, rispondendo a un’altra domanda a mio avviso molto importante ovvero “Per cosa può essere utile rivolgersi allo psicologo?” I motivi ovviamente posso essere infiniti, di seguito farò solo degli esempi utili a rendere più chiaro il concetto e orientare meglio la scelta. Alcune persone chiedono aiuto allo psicologo quando hanno dei pensieri o delle reazioni che non riescono a spiegare o a controllare, quando si trovano a dover superare un lutto o la fine di una relazione oppure in alcuni casi per affrontare una patologia personale o di una persona cara. Come potrete immaginare la lista potrebbe continuare all’infinito, per un approfondimento sul tema vi invito a leggere il prossimo articolo in uscita!

 

Angelica Giannetti
Psicologa, Psicoterapeuta
Terapie Brevi

 

 

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