Come comunicare la separazione ai figli adolescenti!

Come comunicare la separazione ai figli adolescenti!

Obiettivo dell’articolo è quello di approfondire il tema già trattato in precedenza sulla comunicazione della separazione ai figli, soffermandoci su questo evento quando i figli sono adolescenti.

La famiglia nel suo ciclo di vita attraversa diverse fasi scandite da eventi di crescita e sviluppo dei singoli membri che la compongono. Quando si parla di famiglie con bambini piccoli o con giovani adolescenti quindi emergono bisogni e tematiche completamente diverse.

 

Quali sono le principali differenze tra una famiglia con bambini piccoli e una con figli adolescenti?

Una famiglia con figli adolescenti sicuramente non è più impegnata nell’accudimento e nello sviluppo delle autonomie di base del bambino, ma si trova davanti al difficile compito di sostenere i figli nella definizione della propria identità.

 

Come avviene questo processo di identità?

Il giovane o la giovane adolescente per costruire la loro identità sentono il desiderio di sperimentare in autonomia nuove abilità e relazioni sociali. Tale bisogno di indipendenza spesso manifestato con comportamenti ribelli e volti a oltrepassare confini e regole, in realtà è vissuto con ambivalenza.

Infatti non è raro osservare ragazzi che tentano di eludere il controllo protettivo dei genitori, sentendosi grandi per affrontare determinate situazioni (es. uscire da soli, rientrare in orari diversi da quelli stabiliti dai genitori, assentarsi a scuola o provare sostanze), per poi cercare aiuto e protezione in ambiti quotidiani o personali (es. mantenere costanza nello studio, portare avanti attività di autonomia quotidiana, piccole responsabilità, orientarsi nella scelta della scuola).

 

E i genitori come vivono questa fase?

In questa fase i genitori si sentono come dei navigatori senza bussola, disorientati e a volte anche spaventati nel portare avanti un ruolo di guida in un terreno così fragile. Il rapporto può diventare carico di tensione e conflittualità: il genitore spesso messo in discussione dai figli, si trova in difficoltà nel fornire aiuti utili oppure a ricevere risposte chiare da parte dei ragazzi. Il compito più difficile è quello di rimanere un punto fermo nel caos, rimandando stabilità nel rapporto, in attesa di uscire dalla tempesta.

 

Cosa succede se la coppia decide di separarsi proprio in questa fase?

La separazione può essere un evento critico che mette a dura prova il rapporto con i figli adolescenti, portando a problematiche emotive, relazionali e comportamentali se non viene gestita nel migliore dei modi.

È importante che i genitori forniscano supporto e stabilità durante questo periodo di transizione, e che gli adolescenti possano accedere a un supporto psicologico se necessario.

I ragazzi, infatti, possono scontrarsi con una delusione affettiva, vivendo la separazione con sentimenti di abbandono, rabbia e tristezza. Con l’interruzione della continuità delle relazioni familiari, il giovane può sentirsi destabilizzato e confuso, soprattutto in un periodo in cui dubbi e incertezze sono parte del percorso di crescita.

Durante i conflitti genitoriale inoltre, può crearsi un distacco emotivo tra genitori e figli, con difficoltà nel mantenere relazioni significative. Tale situazione genera vissuti di solitudine, soprattutto se il conflitto li coinvolge direttamente.

 

Di fronte a ciò quali reazioni è possibile trovarsi quando la comunicazione non è affrontata in maniera funzionale?

Quando non si riesce a garantire uno spazio per elaborare i vissuti della separazione, ci si può trovare davanti a diversi tipi di reazioni da parte dell’adolescente:

  • il giovane ormai grande potrebbe percepire la difficoltà dei genitori e non volendo pesare su di loro, potrebbe ritrarsi dalla sfera sociale e posticipare l’esplorazione di parti nuove di sé;
  • se il contesto familiare non permette l’espressione dei sentimenti contrastanti che si vivono in casa, potrebbero emergere comportamenti aggressivi;
  • presenza di vissuti di rabbia nei confronti dei genitori o di depressione per la situazione;
  • in alcune situazioni di particolare fragilità del genitore, i figli potranno sentire l’esigenza di sostituirsi a una delle figure genitoriali, assumendosi così una responsabilità da “adulto” non appropriata alla loro fase di vita.

 

Come comunicare la separazione ai figli adolescenti?

Per comunicare la separazione ai figli adolescenti è fondamentale affrontare la situazione con sensibilità e attenzione. Ecco alcuni suggerimenti chiave:

  • Utilizzare un linguaggio chiaro e adatto all’età. Un/una ragazzo/a adolescente sa riconoscere le situazioni che vive, non teme più di essere abbandonato dal genitore, pertanto è fondamentale parlare in maniera chiara e realistica della decisione presa. Rendere partecipe i figli di tale evento può farli sentire meno allo sbando e in grado di percepire più controllo sulla situazione.
  • Riconoscere i sentimenti e predisporsi ad ascoltare e a riconoscere tutte le eventuali reazioni possibili. Poter esprimere emozioni e opinioni aiuta ad affrontare la situazione in maniera attiva e non solo come un evento a cui doversi adattare.
  • Mantenere un rapporto di collaborazione tra genitori, sia nel momento della comunicazione della separazione, sia post-separazione, garantendo stabilità e sostegno ai propri figli in una fase di grande tumulto. Tale aspetto risulta fondamentale in un momento della crescita e dello sviluppo della propria identità.

Dunque fornire comprensione, strumenti e relazioni significative è un modo fondamentale per aiutare gli adolescenti ad affrontare la separazione della famiglia in modo equilibrato. I genitori in tal modo possono continuare a svolgere un ruolo cruciale nel promuovere una crescita positiva in questa fase delicata.

 

Conclusione

Per concludere utilizzo i versi di una delle canzoni più celebri dei Beatles, Hey Jude, scritta da Paul McCartney per consolare Julian, figlio di John Lennon durante il divorzio tra i genitori, per infondergli coraggio, i cui versi dicono “Prendi una canzone triste e rendila migliore. e lascia che lei entri nel tuo cuore. Allora inizierai a stare meglio”.

 

Angelica Giannetti
Psicologa, Psicoterapeuta
Terapie Brevi

 

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