Come canne al vento! Superare l’insicurezza e la bassa stima di sé

Come canne al vento! Superare l’insicurezza e la bassa stima di sé

“La vita passa e noi la lasciamo passare come l’acqua del fiume,

e solo quando manca ci accorgiamo che manca.”

(Grazia De Ledda)

 

Così come il vento piega i rami degli alberi, crea le onde del mare e modella le dune di sabbia, ogni giorno la vita ci espone a innumerevoli sfide da superare. Alcune di esse coinvolgono la sfera personale e possono riguardare il superamento di limiti individuali, l’acquisizione di nuove abilità o il raggiungimento di obiettivi specifici. Altre invece considerate più complesse, riguardano la sfera relazionale, quindi il rapporto con gli altri e il mondo esterno.

Secondo questa visione del mondo una positiva considerazione di sé non può che rappresentare un ingrediente fondamentale per affrontare le varie situazioni che la vita ci mette davanti, senza correre il rischio di sgretolarci di fronte a ogni intemperia che si abbatte sulla nostra esistenza.  

Ma è sempre ciò che accade?

Nella realtà tutte le persone in alcuni momenti della propria vita sperimentano insicurezza e bassa considerazione di sé quando si trovano ad affrontare situazioni difficili da gestire. Situazioni che una volta superate però, nella maggior parte dei casi, rafforzano il senso di efficacia e di sicurezza personale.

 

Quindi nella vita sicuri di sé ci si nasce o ci si diventa?

Superare le sfide, gli ostacoli e le paure è sicuramente la via privilegiata per costruire un solido senso di sicurezza personale e una considerazione di sé efficace. Quest’ultima viene definita autostima.

Il percorso che porta a costruire una forte autostima però è tutt’altro che semplice e diretto, anzi possiamo affermare che dura tutta la vita e spesso solo il superamento di prove importanti restituisce alla persona la misura della forza e delle abilità possedute.

 

Come mai in certe situazioni però l’esperienza sembra non bastare?

In effetti non tutte le persone sembrano avere la chiara percezione delle solide basi che hanno costruito e su cui poggiano la propria esistenza, procedendo nella vita come funamboli su una corda, con la costante paura di compiere un passo falso che le porterà a cadere nell’abisso.

Dubbi, paure, pensieri auto svalutanti, preoccupazioni e senso di sfiducia diventano compagni inseparabili della traversata sulla fune, rendendo il percorso difficile e estenuante.  

 

In che modo si manifesta l’insicurezza e la bassa stime di sé?

L’insicurezza o la paura di non essere all’altezza delle situazioni possono prendere varie forme, tante quante sono le persone che le vivono. Tuttavia è possibile raggrupparne alcune più frequenti e proporne una breve panoramica sulla base delle paure che le sottendono:

  • Una prima insicurezza si manifesta in situazioni di forte esposizione o durante l’esecuzione di una performance come ad esempio parlare in pubblico o compiere semplici attività quotidiane (es. fare una telefonata per prendere l’appuntamento dal parrucchiere) per paura del giudizio. Le persone che vivono con questa paura affrontano tutti i momenti come se ci fosse un giudice esterno pronto a criticarle e metterle sotto accusa.
  • Un’altra paura è quella di non piacere agli altri o dell’impopolarità. Tale disagio poggia le sue fondamenta sull’idea che per piacere bisogna essere sempre disponibili, non dire mai di no, fino a sentire l’obbligo di essere sempre pronti ad esaudire le richiesti altrui, la pena sarebbe quella di perdere l’affetto degli altri.
  • Paura del rifiuto sentimentale o relazionale che avviene attraverso il contatto con qualcuno che piace, ma rispetto al quale non ci si sente all’altezza al punto da accettare qualsiasi richiesta da parte di quest’ultimo. Tale copione può diventare rischioso, in quanto la persona potrebbe compiere azioni o soddisfare richieste non desiderate o che possono danneggiare la propria persona.
  • Paura dell’inadeguatezza ovvero la paura di essere scoperti nelle proprie mancanze e debolezze. La persona che ha questo timore, tende a raggiungere alti livelli di competenze e successo al fine di combattere l’inquisitore interno che con il suo scetticismo e le sue svalutazioni abbatte tutti i tentativi di convincersi del proprio valore.

 

Quali sono i meccanismi che rinforzano l’insicurezza?

Tali paure che siano conseguenza di esperienze più o meno reali, di sicuro sono mantenute e rinforzate da meccanismi di protezione che permettono di evitare l’esperienza del giudizio, rinforzando di contro la bassa stime di sé. Ne vediamo alcune di seguito:

  • L’evitamento di tutte le situazioni che potenzialmente possono creare disagio e insicurezza, con l’effetto di incrementare il senso di inefficacia.
  • Il perfezionismo nell’ottica di sentirsi al riparo da errori e imperfezioni, creando un circolo vizioso estenuante dove il senso di soddisfazione e di rassicurazione esterno non basta mai.
  • La delega delle scelte e delle azioni agli altri, indebolendo ogni giorno la propria capacità di agire.
  • La rinuncia a realizzare progetti di vita importanti per la propria crescita e sviluppo personali, con il rischio di incorrere nello sconforto e nella depressione per tutte le occasioni mancate nella vita.

 

Come agire per prevenire l’insicurezza?

Sebbene esistano diverse strategie per affrontare il senso di sicurezza e bassa stima di sé, un primo passo più diretto è quello di mettere a fuoco le proprie risorse, interrompere il circolo vizioso dei meccanismi di protezione e dare avvio a quei piccoli passi che pian piano, pur esponendoci alle intemperie, ci fanno avanzare verso una visione di noi stessi più efficace.

 

Quando il modo più diretto sembra non funzionare, cosa si può fare?

Una tecnica indiretta utile per rompere lo schema di percezioni e reazioni legate all’insicurezza può essere quella di compilare ogni giorno, in cinque minuti, una lista di tutte quelle situazioni, azioni, pensieri e comportamenti che sono fonte di preoccupazione e ansia.

Una volta stilato l’elenco delle cose da fare nell’arco della giornata per le quali si ha la convinzione “di essere un disastro” e per le quali “si penserà di essere giudicati”, si procederà a realizzare quella che spontaneamente accadrà nell’arco della giornata.

 Giunti alla sera, si procederà alla verifica della lista, andando ad appurare tra quelle situazioni sperimentate, quali effettivamente hanno prodotto i risultati temuti e quali no.

Fare ciò permetterà di fare delle interessanti scoperte su di sé! Lascio a te sperimentare!

 

Conclusioni

La vita è troppo breve per osservarla scorrere come degli spettatori. Agire può essere faticoso, a volte spaventoso, ma sicuramente il modo migliore per arrivare a scoprire nuove e spesso positive realtà.

 

Angelica Giannetti
Psicologa, Psicoterapeuta
Terapie Brev

 

 

 

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