Appunti di una psicoterapeuta che voleva parlare al vento!
By: Redazione
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Appunti di una psicoterapeuta che voleva parlare al vento!
Già avete capito bene, parlare al vento!
Lo so, generalmente l’espressione “parlare al vento” si usa per rappresentare la fatica infruttuosa di una conversazione, in cui le parole sono spazzate via per sempre da un colpo invisibile di aria che le farà rimbalzare lontano come foglie d’autunno.
Ma avete mai provato a pensare concretamente al vento? Forse lo avrete sentito tante volte passare sulla pelle o tra i capelli. Ma vi siete mai chiesti a cosa serve il vento? Da cosa sia composto, dove vada e cosa rappresenti?
Ammeto che prima di cominciare a parlarvene neanche io mi ero mai soffermata a pensare a questa forza invisibile della natura, composta da masse d’aria in contrasto tra loro. Il vento, infatti, con la sua azione è in grado sia di modellare la terra, creare turbini e uragani, sia di essere dolce, caldo, carezzevole e spazzare via nuvole e tempeste.
Il vento per gli esseri umani ha sempre rappresentato il segno di cambiamento. Nel modo dei sogni, ad esempio, è segno di movimento interiore e così ne parla lo scrittore Haruki Murakami nel suo libro Kafka sulla spiaggia:
Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l’andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infinite volte, come una danza sinistra con il dio della morte prima dell’alba. Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te. È qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciò l’unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia.
Parlare al vento pertanto può assumere diversi significati, ad esempio può rappresentare il mezzo per trasportare quei semi e pollini che nelle mani di qualcun altro potranno far nascere nuove piante e nuovi frutti, ma non solo, parlare al vento può voler dire spazzare via le nuvole e il temporale, soprattutto quando ci sentiamo avvolti da un turbinio di masse contrastanti che ci lasciano sospesi. Infine sfruttando la forza del vento possiamo arrivare lontano! A tal proposito un proverbio cinese dice:
“Quando soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono dei ripari ed altri costruiscono dei mulini a vento”.
Ma torniamo a noi!
Da un po’ di tempo coltivo il sogno di scrivere e dedicare un tempo di riflessione sui temi che riguardano la psicologia. Come sapete però sognare non basta, per trasformare un sogno in un progetto serve qualcosa in più!
A tal proposito non nascondo i mille dubbi, ma dopo tanti anni di studio e di esperienza sul campo ho ritenuto quasi doveroso applicarmi in questo progetto e ora eccomi qui a scrivere!
Alcuni ora si staranno domandando “a quale scopo scrivere un blog su temi di psicologia dal momento che di psicologi e psicoterapeuti che scrivono e diffondo cultura psicologica ce ne sono tanti? Cosa pensi di poter offrire in più?”.
Avete ragione! Le domande sono pertinenti, ma l’idea è semplicemente quella di condividere ciò che in tanti anni ho appreso, conosciuto e sperimentato, mettendolo a disposizione di chi vuole avvicinarsi a questo mondo con un’idea più chiara o semplicemente diversa.
Già un’idea diversa!
Con questa espressione intendo dire semplicemente rendere più facile l’accesso a un servizio che per tanti motivi alcune volte le persone preferiscono evitare, immaginando che per superare un problema sia necessario impegnarsi in un lungo percorso o peggio ancora avere dentro di sé i segni di una malattia da nascondere!
Angelica Giannetti
Psicologa, Psicoterapeuta
Terapie Brevi