Lasciarsi o non lasciarsi! Come smettere di rimandare la decisione e affrontare la paura di chiudere la relazione!

Lasciarsi o non lasciarsi! Come smettere di rimandare la decisione e affrontare la paura di chiudere la relazione!

Ciò che non è assolutamente possibile è non scegliere.

(Jean-Paul Sartre)

Una delle richieste di aiuto che ricevo frequentemente è quella relativa alle scelte in ambito relazionale.

Ogni giorno le persone sono impegnate nel compiere delle scelte, da quelle apparentemente più semplici, come ad esempio, indossare un abito prima di uscire di casa o cosa mangiare la sera a cena, a quelle più complesse come cambiare un lavoro o chiudere una relazione.

Nella maggior parte delle situazioni le persone scelgono, correndo il rischio di non sapere cosa accadrà una volta agito. In altre circostanze, invece, scegliere diventa un problema, se non una vera e propria ossessione.

Obiettivo dell’articolo è quello di individuare una delle strategie che rende complicata la scelta, al fine di interromperla e affrontare il problema.

 

Ci sono scelte più difficili di altre?

Sebbene tutte le scelte possono essere complicate anche quelle apparentemente più semplici, le scelte in campo relazionale appaiono più complesse di altre al punto che alcune persone arrivano a provare grandi sofferenze di fronte a una decisione da prendere, soprattutto quando entrano in gioco la fine dei sentimenti e dell’amore.

 

La scelta di lasciarsi può essere più o meno difficile in base alle motivazioni che l’hanno causata?

Una storia che finisce è sempre fonte di grande delusione, a prescindere dai motivi che l’hanno generata. Un amore può finire per molte ragioni, per il semplice dissolversi del sentimento, a causa di conflitti insanabili o divergenze nel modo di concepire la vita, a causa di tradimenti o in situazioni gravi per violenza. Qualsiasi sia la ragione, ciò che accade nella realtà e che nessuno ci racconta nelle favole è che una relazione d’amore può finire

 

Pertanto cosa rende la decisione di interrompere una relazione un atto così difficile da compiere?

Ciò che rende l’atto di lasciarsi la decisione più difficile al mondo è la paura! Sì proprio la paura!

“Ma paura di cosa?” Vi starete domandando!

La paura di lasciarsi è un sentimento comune e può derivare da una serie di fattori emotivi, psicologici e situazionali. Vediamo alcune sfaccettature di questa emozione:

  • Paura dell’ignoto, la più frequente. Le persone possono sentirsi insicure riguardo al futuro e a cosa comporterà la fine della relazione.
  • Paura della sofferenza per il distacco emotivo dal legame che si è creato con il partner nel corso del tempo. Lasciare la relazione potrebbe significare perdere questa connessione significativa, il che può essere spaventoso e doloroso.
  • Paura di rimanere soli. Molte persone temono la solitudine e l’isolamento che potrebbero sperimentare dopo una rottura. La prospettiva di affrontare la vita da soli può generare ansia e paura.
  • Paura di non riuscire a ricostruirsi una vita. L’insicurezza e la percezione di sé come persone poco efficaci genera la paura di non essere in grado di trovare un altro partner o di essere meno desiderabili dopo la fine della relazione.
  • In alcune situazioni, la paura di lasciarsi può essere legata a una dipendenza emotiva dal partner. Le persone possono sentirsi incapaci di immaginare la propria vita senza il supporto emotivo del partner.
  • Esperienze passate di rottura o abbandono possono influenzare significativamente la paura di lasciarsi. Le persone potrebbero temere di ripetere i dolori e le delusioni del passato.
  • Infine le pressioni esterne come aspettative familiari, sociali o culturali possono influire sul sentirsi obbligati a rimanere in una relazione.

 

Quali sono i meccanismi che rendono tali paure un ostacolo così grande da superare?

Una delle situazioni che si presenta quando le persone hanno paura di uscire da una relazione è quella di rimandare la scelta nel tempo. Questa strategia, chiamata anche procrastinazione, offre l’illusione di affidare al tempo la soluzione, nella speranza di trovare il momento migliore per mettere in atto quanto deciso. Il problema però è che il momento migliore non arriva mai e tante potranno essere le “scusanti” per rimandare la decisione, come ad esempio vedere l’altro troppo sofferente, non sentirsi abbastanza in forze per agire, trovare il luogo adatto per comunicare e tanto altro.

 

Qual è la conseguenza di questa strategia poco funzionale?

L’inevitabile conseguenza di tale modo di agire è quello di arrivare alla completa rinuncia della scelta, mantenendo attiva la propria sofferenza e quella del partner. Tale disagio può esacerbare conflitti, confondere entrambi i partner o creare malesseri psicofisici fino alla depressione.

Come dice il noto scrittore Paulo Coelho “Si scorge sempre il cammino migliore da seguire, ma si sceglie di percorrere solo quello a cui si è abituati”.

Portare avanti una relazione che non si desidera per paura dell’ignoto o per paura di arrecare sofferenza a sé o agli altri non è però un motivo valido per continuare su questa strada. Soprattutto perché la rinuncia non può che alimentare l’idea del fallimento e dell’incapacità di agire.

 

Cosa fare quando la decisione è chiara, ma si ha soltanto paura di fare il salto nel buio?

Un primo passo sarà quello di ricordarsi che evitare le paure è il modo migliore per rimanerne sopraffatti. Secondo questo principio, se hai chiaro che rimandare può diventare un modo per rimanere nel problema, allora dovrai impegnarti e smettere di procrastinare, collezionando fallimenti e con coraggio compiere il passo decisivo. Anche se all’inizio sarà doloroso, pian piano potrà iniziare la risalita. Potrai avere il tempo di far rimarginare la ferita e iniziare nuovi progetti.

Se avverti che avere chiaro il meccanismo della procrastinazione non basta per riuscire a fare un salto in avanti, il secondo passo sarà quello di ritagliarsi uno spazio quotidiano e armati di carta e penna, scrivere tutto ciò che spaventa della rottura della relazione. Questa tecnica ti permetterà di prendere contatto con le paure più intense, senza evitarle. Un giorno non basterà, dovrai farlo fino a quando la tua mente sarà pronta a reagire. Scrivere ti permetterà di prendere distanza dalle tue emozioni più intense e imparare a gestirle.  

Arrivati a questo punto l’ultimo passo sarà quello di immaginare il percorso che ti porterà alla separazione, definendo tutte le tappe intermedie per arrivare alla chiusura. Fatto ciò ogni giorno sarà utile compiere anche solo il più piccolo passo che porti verso quella direzione, come ad esempio decidere il momento e il luogo in cui comunicare la scelta, pianificare l’uscita da casa, trovare un altro luogo di vita, condividere il modo di comunicare agli altri l’evento e tutto ciò che passo dopo passo porterà a definire in maniera chiara la nuova condizione.

 

Conclusione

Affrontare la paura di lasciarsi può essere un processo complesso e richiedere tempo, sostegno emotivo e auto-riflessione. È importante comprendere le proprie emozioni, cercare aiuto se se ne sente la necessità, e prendere decisioni che siano autentiche e rispettose dei propri bisogni e del benessere emotivo. Riprendendo le parole di Jean-Paul Sartre citate all’inizio dell’articolo “Ciò che non è assolutamente possibile è non scegliere”.

 

Angelica Giannetti
Psicologa, Psicoterapeuta
Terapie Brevi

 

 

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